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Il più grande motore a razzo stampato in 3D del mondo è della società spaziale scozzese

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La compagnia scozzese Orbex, che è coinvolta nei piani per lo sviluppo del primo porto spaziale del Regno Unito a Sutherland, ha svelato il razzo all’inaugurazione della sua nuova sede a Forres, nelle Highlands scozzesi.

Il razzo è stato progettato per portare piccoli satelliti nell’orbita terrestre. Orbex Prime, questo il nome, è un razzo a due stadi e, si dice, fino al 30% più leggero e il 20% più efficiente di qualsiasi altro razzo della stessa categoria. È anche il primo motore progettato per funzionare con biogasano, una fonte di combustibile rinnovabile a combustione pulita che riduce le emissioni di carbonio del 90% rispetto ai combustibili fossili di idrocarburi.

Il prototipo ingegneristico completo del razzo Stage 2 è costituito da un composito in fibra di carbonio leggero e alluminio appositamente formulato e comprende il motore a razzo stampato 3D più grande del mondo. Questo è stato prodotto in un unico pezzo senza giunture in collaborazione con il produttore additivo SLM Solutions. La società sostiene che, date le estreme fluttuazioni di temperatura e di pressione coinvolte nel volo spaziale, ciò conferisce al motore un vantaggio rispetto ad altri motori a razzo, che possono soffrire di punti deboli associati all’unione e alla saldatura.

Il volo inaugurale di Prime, previsto per il 2021, vedrà il suo carico sperimentale dalla Surrey Satellite Technology Ltd. (SSTL), produttore leader di piccoli satelliti. Questo lancio rappresenterà un’importante prima volta per l’industria spaziale del Regno Unito, dimostrando la capacità di lancio end-to-end del Regno Unito con un razzo britannico che lancia un satellite britannico da un porto spaziale del Regno Unito.

Orbex ha anche annunciato che Astrocast SA, con sede in Svizzera, ha selezionato l’azienda per lanciare 64 nanosatelliti per lo sviluppo di una rete Internet of Things (IoT) su tutto il pianeta. La rete IoT satellitare di Astrocast fornirà connettività IoT in tutto il pianeta, comprese le regioni attualmente considerate remote o inaccessibili.

Fonte: theengineer.co.uk

Immagine: Orbex

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