Gli scanner 3D sono strumenti che consentono di acquisire la forma superficiale di un oggetto in modo tale che la stessa possa essere visualizzata in tre dimensioni: servono sia per digitalizzare gli oggetti in questione che per ottenere le loro misure reali. Si tratta di dispositivi che, per poter funzionare, presuppongono il ricorso a un software di scansione. Le tecniche di scansione che possono essere sfruttate sono tre: si tratta della fotogrammetria, del laser e della luce strutturata.
Si fa riferimento agli scanner 3D in una grande varietà di campi di applicazione, da quello medicale a quello dentale, da quello della modellazione industriale a quello topografico, da quello forense a quello navale, da quello dei beni culturali a quello architettonico, da quello archeologico a quello ingegneristico. Le potenzialità di tali apparecchi, per altro, inducono a ritenere che le loro potenzialità di sviluppo siano decisamente ampie. Se per la documentazione forense uno scanner 3D può essere utilizzato per la ricostruzione di un incidente o per la documentazione di una scena del crimine, ampi sono i margini di crescita nell’ambito del turismo in remoto, con le ambientazioni e le location che potranno essere trasformate in modelli 3D da mettere a disposizione del pubblico.

La digitalizzazione di oggetti, inoltre, si rivelerà sempre più importante per i dimensionamenti e la creazione di geometrie nei processi altamente automatizzati. Da non sottovalutare le potenzialità ludiche: in televisione, al cinema e più in generale nel mondo dello spettacolo gli scanner 3D permetteranno di dare vita a film, serie tv o scenografie uniche e oggi impensabili. Lo stesso dicasi per i videogiochi, con possibilità di evoluzione quasi infinite.
Gli scanner 3D possono essere impiegati in molti contesti: nel settore ingegneristico e delle infrastrutture, per esempio, permettono di provvedere al controllo dello stato di avanzamento dei lavori, anche per la produzione di documenti giuridici e tecnici, e di monitorare i componenti tramite un controllo dimensionale ad alta precisione. In ambito territoriale, invece, viene garantita la georeferenzazione del rilievo 3D in tempi rapidi in virtù dell’interfaccia diretta con GPS: un gran numero di dati può essere rilevato con dettaglio elevato, in modo tale da venire impiegato per la creazione di curve di livello e per il calcolo di sezioni.
Ma non è tutto: gli scanner 3D servono anche per il rilievo di cave a cielo aperto, dal momento che mettono a disposizione una portata di ripresa particolarmente elevata e, al tempo stesso, garantiscono una significativa velocità di acquisizione; così l’estrazione di curve di livello vettorializzate o il calcolo di superfici o volumi sono molto semplificati. In ambito geologico, si possono sfruttare questi scanner per verificare la stabilità dei versanti e, in condizioni di emergenza, per il calcolo della caduta dei massi. Ancora, vale la pena di mettere in evidenza le opportunità di utilizzo per il tunnelling, cioè la geometria di scavo delle gallerie, e il city modelling, utile per tutte le scansioni che vengono eseguite da un elicottero, da una barca, da un quad o da un altro veicolo in movimento.
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